La settimana sta per iniziare e con lei le misure di prova degli abiti da sposa scelti nei mesi scorsi.
Saranno giornate intense, ricche di allegria e di abbracci quelle che verranno.
Sceglieremo gli accessori, parleremo di modifiche, inizieremo il percorso che ci porta al giorno delle nozze con tanto amore e grandi aspettative e lo faremo tutte insieme.
Voleranno spilli ed idee, qualche lacrima, schizzi di acconciature e tulle in gran quantità.
Non vedo l’ora di iniziare questo percorso con tutte.
Se vuoi seguirci e partecipare alle nostre emozioni, ti basterà cercare l’hashtag #LoveStream in giro nel web, saremo nel flusso dell’amore mondiale.
La prima sarà Carla e stamattina, mentre raccolgo le idee sul suo abito e sugli accessori più adatti, mi ritorna alla mente il giorno che ha scelto ( a proposito se anche tu devi scegliere il tuo abito da sposa puoi leggere qualche informazione sul come funziona la prima prova qui ).
Le sue ansie, la sua emozione, le sue aspettative, tutto, quel giorno, raccontava una dolce e tenera bimba che desiderava soltanto essere romantica.
Accompagnata da mamma e sorella, inizia a raccontarmi qualche cosa di lei, del suo matrimonio, dell’abito che ha in mente, sembrava spaesata e gli occhioni grandi si guardavano intorno, persi tra pizzi e merletti.
Entrare nel salone di prova può fare questo effetto.
Sembra un mondo incantato.
Un posto dove puoi sognare.
Qui puoi essere tutto quello che vuoi e la soluzione è sempre un abito da sposa su misura
Puoi interpretare qualsiasi personaggio e puoi anche semplicemente essere te stessa.
Puoi vestirti di moderno, con linee minimal e modelli essenziali, o perderti in una gonna di 70 metri di tulle in seta.
Puoi essere principessa, donna, bambina, fata, quello che vuoi.
Puoi fasciarti col pizzo o scivolare in onde di seta, illuminarti di cristallo o decidere per un grosso fiocco da Biancaneve.
Carla, ti dicevo, si guarda intorno. Inizia a parlare, sussurra qualche :-“corsetto..non lo so..forse pizzo..”-
Sembrava davvero indecisa, non aveva molte informazioni da darmi, sapeva poche cose e me le butta lì così, senza pensarci.
I suoi occhi, le sue mani, il suo corpo però raccontavano molto di più.
Raccontavano l’ansia di chi ha paura di non stare bene nell’abito che desidera.
La sua idea era romantica e tenera, voleva un abito delicato, magari un corsetto, con pochi dettagli, ma che soprattutto le stesse bene. Il fatto di avere un seno pesante e di non essere proprio longilinea la metteva a disagio.
Desiderava un modello che era sicura le stesse male e questo semplicemente perché non sapeva che ogni abito può subire tante trasformazioni, interne ed esterne, da renderlo adatto a qualsiasi conformazione e, soprattutto che esistono piccoli accorgimenti, i famosi “segreti del mestiere”, che in sartoria ti permettono di assottigliare un punto vita, oppure di reggere un seno pesante anche senza le bretelline, o ancora di slanciare una figura piccolina.
Insomma miracoli non se ne fanno, ma se ci lasci fare, la soluzione ad i tuoi problemi ed alle tue paure possiamo trovarla insieme a te.
Ho lasciato che parlasse. La ascoltavo e la osservavo in silenzio. Poi si ferma e mi guarda speranzosa.
Sorridevo al pensiero che noi donne siamo tutte uguali. Stiamo sempre lì a guardarci allo specchio e siamo ipercritiche con noi stesse. Mezzo centimetro di pancia ci fa sentire grasse. Capita a tutte noi. Anche a quelle splendide creature alte 1,75, taglia 40, bionde, occhi azzurri! Già! Non mi crederai, ma in questi anni in cui ho vestito centinaia di donne, ho visto maggiori insicurezze in donne bellissime che nelle altre.
Sarà il fatto che oggi tutto corre, tutto è veloce, la gente ti guarda ed immediatamente ha una immagine di te e l’immagine sembra essere tutto. Puoi piacere subito, ma devi sentirti sicura. E per esserlo devi mangiare cavallette per un mese. Almeno così quel mezzo centimetro di pancia andrà via.
Ovviamente scherzo! Le cavallette mettile da parte.
Ma lavoriamo sulle sicurezze.
Se il tuo problema è qualche centimetro di pancia in più, un po’ di tela rigida e due stecche ben assestate ti aiuteranno di certo. Le stecche in acciaio inglese ( sono quelle più resistenti ) posizionate a seconda del tuo seno, sono in grado anche di aiutare il tuo reggiseno a sostenere un seno pesante.
Se invece pensi di avere un bacino troppo largo rispetto al busto, possiamo allargare la scollatura e compensare otticamente. Insomma, come vedi, soluzioni ce ne sono e non sto qui a raccontartele tutte, sarebbe inutile.
Ti invito però a fare due cose.
- La prima è di guardarti allo specchio e di essere obiettiva, cerca i tuoi punti di forza.
Guardati bene, punto per punto, scoprirai mille aspetti di te che non avevi mai visto prima. Magari hai un meraviglioso collo lungo, oppure semplicemente un dolcissimo viso, mani perfette, caviglie sottili.
Cerca di osservarti sottolineando solo quello che di bello hai. Metti da parte i centimetri.
Ogni donna ha una propria bellezza che non ha nulla a che vedere con le misure.
- La seconda è: portaci desideri e problemi quando vieni a misurare.
Mi spiego. Nel salone di prova c’è sempre una professionista che si occupa di te e del tuo abito. Porta i tuoi desideri, ma anche le tue paure. Non avere timore nel manifestare quello che per te rappresenta un problema.
Lavoriamo per esaltare i tuoi punti di forza, ma possiamo anche “migliorare” le tue debolezze. Con noi puoi sognare liberamente, perché le modifiche e le tecniche sartoriali ci danno la possibilità di renderti più sicura e più bella. Ed il “più sicura” è la parola chiave per me.
Lavorare sulla tua corporatura è facile per chi si occupa di tecniche sartoriali.
Se hai bisogno di un consiglio anche tu che stai leggendo puoi inviarmi una e-mail a questo indirizzo elenabarbasposa@gmail.com, oppure scrivermi dalla pagina “Contatti“.
Mi racconti di te e dell’abito da sposa che desideri, puoi allegare una tua foto a figura intera e se vuoi posso darti qualche dritta. Solo abbi pazienza per la risposta, devo destreggiarmi tra mille prove nel salone e forbici e spilli in sala taglio, magari posso metterci qualche giorno, ma ti risponderò di certo.
Tornando a Carla, ho iniziato a proporle qualche modello che pensavo facesse al caso suo. Lo indossavamo e mentre si guardava allo specchio le proponevo le modifiche che immaginavo per lei.
Dopo i primi due abiti il timore iniziava a sparire. Il corsetto iniziava ad essere una certezza, con le stecche giuste, con la scollatura adatta, con tocchi di pizzo romantici come desiderava lei. Iniziavano i sorrisi.
Carla era quasi stupita di quanto facile fosse stato.
Ha avuto bisogno di qualche attimo per decidere. Giusto pochi minuti.
Il vestito che aveva addosso possedeva tutto quello che desiderava ed, in più, nascondeva qualche centimetro di vita e sosteneva un seno generoso. Era romantico e tenero. L’abito era esattamente quello che il suo cuore desiderava. Carla era finalmente sicura.
Questa settimana avrà la sua prima prova, porterà le scarpe che ha deciso di mettere e l’intimo che le ho consigliato, entrerà nel salone intimorita come succede a tutte e ne uscirà felice dopo un ora, ammesso che riesca a convincerla a togliersi il suo abito.
Sarà un momento di gioia come per tutte e sapere di aver contribuito a questo risultato mi fa essere tanto orgogliosa del mio lavoro.
Elena Barba